Volontariato e Istituzioni per la salvaguardia

 

di Liliana Boella

Dal 1994 al 2008, l’Associazione per la Salvaguardia della Collina morenica di Rivoli, Rosta, Buttigliera Alta, Avigliana, Trana, Sangano, Bruino, Reano, Villarbasse e Rivalta, si è proposta come strumento di dialogo e di sensibilizzazione presso le amministrazioni comunali e i cittadini, al fine di realizzare una comunità di intenti indispensabile per preservare la Collina da interventi lesivi del suo paesaggio naturale.

Recentemente confluita in Pro Natura Torino -onlus, opera in particolare per promuovere l’istituzione di un’“Area di salvaguardia della Collina morenica di Rivoli- Avigliana”, strumento sia di controllo urbanistico per la pianificazione territoriale sia di formazione – informazione sui temi ambientali, attraverso lo sviluppo di un processo culturale di crescita per chi vi abita. L’area andrebbe individuata all’interno della RER di tutela delle aree naturali e della biodiversità che prevede la creazione di "Corridoi ecologici" a raccordo delle aree protette esistenti.

Inoltre, la posizione del Parco dei Laghi di Avigliana, il cui territorio è collegato ad ovest all’Orsiera–Rocciavrè, attraverso i Monti della Sacra, ed a est ai Parchi torinesi, proprio attraverso la Collina morenica di Rivoli-Avigliana, risulta strategica per la protezione di quest’ultima.

Un dialogo condiviso e partecipato tra queste associazioni ed istituzioni e le realtà locali è necessario al fine di garantire, da un lato, la conservazione e la tutela del territorio, dall’altro, la valorizzazione delle risorse locali ed in particolare delle attività microeconomiche sostenibili. Inoltre, il raggiungimento degli obiettivi di salvaguardia e di valorizzazione potrà essere conseguito con l’inserimento della Collina morenica all’interno della Rete Ecologica Europea, per quanto di competenza della Regione Piemonte, e con l’istituzione della relativa Area Protetta, per quanto di competenza della Provincia di Torino.

Ulteriori interventi miranti alla salvaguardia ed alla scelta dell’area «ove meglio tutelare le ricchezze naturali e spirituali da tramandare alle generazioni future, continuando a goderne nel presente con i migliori benefici» dovranno essere assunti dai restanti enti locali territoriali, e soprattutto dai comuni della Collina, su cui grava la responsabilità civile e morale della sopravvivenza di una delle aree naturali più significative dell’intero Piemonte.