Cavità ed esfoliazione

di Michele Motta

Angoli arrotondati e scagliette in via di distacco (gneiss).

Gli alveoli sono cavità emisferiche di diametro inferiore ai 10 cm che si formano dove l’alterazione chimica della roccia produce carbonati di potassio e di sodio che, gonfiandosi per l’umidità, staccano scaglie di roccia (aloclastismo). Con il progredire del fenomeno si passa da alveoli isolati ad un alveare e, infine, ad alveoli intercomunicanti a clessidra. Tutto ciò avviene in un lasso di tempo estremamente variabile (da qualche decennio ad alcuni millenni) in base alle condizioni climatiche ed al tipo di roccia.
Nelle cavità più grandi (tafoni), l’aloclastismo agisce contemporaneamente alla migrazione di sali non igroscopici verso la superficie del masso, che la rendono dura e resistente. Questo fenomeno caratterizza in Valle di Susa i versanti esposti a meridione ed i lati soleggiati dei massi.
L’esfoliazione degli intonaci, in natura, colpisce le rocce formate da cristalli lamellari. Si tratta di una serie di processi il principale dei quali è la cristallizzazione dei sali nello strato più superficiale della roccia, umido o secco a seconda dell’umidità dell’aria. Colpisce inizialmente gli spigoli vivi, poi le superfici piane, dando loro un aspetto squamato. Quando la roccia presenta delle fessure, il distacco di scagliette dai bordi le conferisce un aspetto rugoso come quello di una corteccia d’albero.

"Le testate del diavolo".
Le strane forme dell’aloclastismo hanno alimentato diverse leggende, come quella della Pera Cagna. Pare che al diavolo fosse stato assegnato il compito di distruggere una città e i suoi perversi abitanti, e si accingesse all’opera volando con sulle spalle l’enorme Pera Cagna. Nel suo itinerario passò sopra la Val Grande, ma per le preghiere di un santo eremita gli mancarono le forze e il masso gli sfuggì precipitando nel posto dov’è tuttora. Tentò con tutte le forze disponibili di risollevarlo, trasformandosi via via in leone, aquila e avvoltoio. Infine, in collera, la prese più volte a testate, lasciando per sempre impressi i segni dei suoi sforzi e della sua rabbia.