Coppelle e croci incise nelle Alpi occidentali

di Silvia Sandrone

“Stele di Contes”, Alpi Marittime, Francia. Incisioni sulle due facce principali.

 

Le coppelle e le croci incise rivestono un ruolo particolarmente importante nell’ambito dell’archeologia rupestre. La presenza di queste due tipologie di incisioni sui blocchi erratici della Collina morenica di Rivoli-Avigliana non rappresenta quindi un caso isolato, ma trova numerosi riscontri nell’arco alpino occidentale. Sul versante francese delle Alpi, in particolare, i due simboli si trovano spesso associati sulle cosiddette rocce a coppelle (in francese, pierres à cupules) dove croci incise di varie forme e dimensioni accompagnano o si sovrappongono a piccole scodelle emisferiche scavate nella roccia, con funzioni variamente ipotizzabili (cristianizzazione di elementi considerati pagani? Indicazioni viarie? Segnacoli di confine?). Possono essere citate, ad esempio, le rocce incise di Saint-Martin de Belleville (Villarenger) e di Feissons sur Salins (Plan de la Cherpine) in Savoia.
In questo ambito si inserisce un esemplare di particolare interesse: la cosiddetta “Stele di Contes”, attualmente conservata al museo dipartimentale delle Meraviglie di Tende (Francia) ed esposta come calco in mostra. Si tratta di un cippo in arenaria tenera di colore grigio chiaro con incisioni sulle due facce principali e tracce di grossolana scalpellatura sulle due facce secondarie. Nello specifico, da un lato sono visibili piccole coppelle emisferiche incise accompagnate da segni graffiti difficilmente decifrabili, mentre dall’altro spicca una croce a bassorilievo ottenuta tramite rimozione della superficie circostante.
Prima di essere acquisito dal museo, il cippo fungeva da elemento decorativo in un giardino privato, ultimo di una serie di reimpieghi succedutisi nel corso del tempo: probabilmente staccato in blocco da una roccia a coppelle protostoriche, solo in epoca storica fu arricchito dal motivo della croce. Scolpita a bassorilievo sulla faccia che in origine doveva essere interrata, la croce conferiva probabilmente alla pietra la funzione di segnacolo, come si può anche evincere dal confronto con i cippi di confine esposti in mostra.